IL MONDO DELLE IDEE DI FLO

Fiaba per bambini

Flo è una bambina di 6 anni che vive nel mondo reale e che, in un giorno ordinario, apre la porta di un mondo straordinario.

Ma procediamo con ordine. 

É pensierosa perché oggi la madre, Adriana, fa il compleanno e non le è ancora venuto in mente un regalo adatto. L’anno scorso ha realizzato per lei un disegno raffigurante una fata, tanto somigliante alla mamma, sulle cui ali ha incollato stelle colorate e strass dorati.

Cosa potrà realizzare per lei quest’anno?

Il suo migliore amico Pietro non ha molte idee da suggerirle perché non ha mai fatto un regalo ai propri genitori: ritiene infatti che, essendo ancora dei bambini e non avendo soldi a disposizione,  non sia richiesto loro di fare regali. Ma Flo non è d’accordo, poiché la mamma e il papà le hanno sempre detto che il denaro non è fondamentale e che ci sono doni che non vanno comprati. 

Adriana è una mamma speciale perché, pur essendo una donna in carriera, trova sempre il tempo da dedicare alla figlia. É per questo che la bambina desidera fare qualcosa di bello per lei: sa che quando si prova affetto per qualcuno è importante dimostrarlo sia con i gesti sia con le parole, ma non le viene in mente l’idea giusta. Quello che, tuttavia, ancora Flo non sa è che nella vita, quando una persona desidera intensamente fare un gesto di vero amore per qualcuno, si sprigiona della magia per fare in modo che il desiderio si avveri: sarà questa la chiave per accedere al mondo straordinario.

Dopo la scuola torna a casa e va a riflettere in camera propria. Si siede sul tappeto dei giochi e inizia a intrecciare i capelli della bambola nuova, miss Polly. Le ore trascorrono e, infine, pensando che sia ormai troppo tardi per il regalo di compleanno, Flo decide di distrarsi per non rattristarsi troppo. Sceglie così uno dei libri illustrati che le ha regalato la nonna Lea e inizia a leggerlo: il protagonista è un cuoco pasticcione di nome Nigel che, nonostante perda sempre le ricette, riesce comunque a preparare dei piatti buonissimi per il proprio ristorante. 

All’improvviso, accade qualcosa di strano. Flo sente una voce infantile che sussurra: «Mamma…»

Si guarda intorno, ma è figlia unica e in casa con lei c’è soltanto la nonna Lea. 

Chi può essere? 

Poi di nuovo: «Mamma, mi senti?» 

Si alza per guardare fuori dalla finestra ma non vede nessuno, così torna a sedersi sul tappeto. 

«Mamma, perché non mi rispondi?»

La voce si fa sempre più insistente e a Flo viene l’istinto di guardare la sua miss Polly, ma subito si guarda allo specchio e si dà della sciocca: le bambole non parlano! Riprende dunque la lettura del libro e, arrivata al punto in cui il cuoco Nigel inizia a preparare il dessert, sente nuovamente la voce.

«Papà, tu almeno mi senti?»

All’improvviso succede una cosa straordinaria. Una cosa che Flo non dimenticherà mai. Al centro della pagina del libro che tiene tra le mani compare una bocca e … il libro inizia a parlare.

«Sì, figliola, io ti sento.» Sconvolta dall’avvenimento, lancia il libro per aria proprio quando due occhioni verde smeraldo compaiono sulla pagina aperta. «Ciao Flo, nostra figlia ti chiama da un bel po’.»

Flo è sbalordita: il libro ha preso vita, le sta parlando e la sta fissando come se fosse un essere vivente.

«Ma com’è possibile? I libri non parlano!»

Il libro si ricompone, stirando le pieghe formatesi sulle pagine.

«Oh, sì che parliamo. Ma non a tutti e non sempre. Tu sei una bambina sensibile e altruista, in cerca di ispirazione e quindi eccomi qui.»

Flo starnutisce, come fa ogni volta che è nervosa e un po’ impaurita, ma si arma di coraggio e continua la conversazione.

«Cosa è l’ispirazione?»

«Ehm… vediamo, come te lo spiego… È come una borsa che contiene esattamente ciò che ti serve prima ancora che tu sappia cosa ti serve.»

Mentre Flo ascolta il libro, la voce infantile misteriosa torna a intrufolarsi nel suo orecchio.

«Mamma, perché non mi rispondi?»

A questo punto Flo si porta le mani alla bocca, confusa: ha sempre creduto di essere una bambina normale e invece adesso sente le voci. Come dicono in uno dei film di Harry Potter “perfino nel mondo dei maghi sentire le voci non è un buon segno”, figuriamoci nel mondo reale. 

Il libro cerca di aiutarla.

«La senti la voce? É di nostra figlia.»

A Flo sembra che la realtà si stia disintegrando in una nuvola di coriandoli immaginari.

«Io… Io ho una figlia?»

«Sì, si trova nella tua testa, proprio sotto i capelli.» Il libro stringe gli occhi e sussurra. «Un motivo in più per non rifiutarsi di fare lo shampoo. Deve stare in un ambiente pulito, la piccolina.»

«Non capisco…»

«Te lo spiego. I figli tra gli esseri umani e i libri si chiamano “Idee”.»

«Sono qui, mamma, proprio sopra il fiocco rosso sulla tua treccia destra.»

La voce infantile adesso si fa più intensa, perché Flo ha preso coscienza della sua esistenza. Nella mente di Flo infatti qualche minuto fa è nata Idea Dolce, ancora mingherlina, un po’ sbiadita e con i contorni poco netti. Nonostante non sia visibile, Flo non ha più alcun dubbio sulla sua presenza e improvvisamente acquisisce consapevolezza anche di un’altra cosa. Adesso sa cosa regalare ad Adriana per il compleanno: vuole cucinarle una torta!

«Cosa faccio adesso?»

«Devi mettere a fuoco Idea Dolce.»

Flo spalanca gli occhi. «Dovrei bruciare la nostra figliola?»

«No, Flo. “Mettere a fuoco” è un modo di dire che significa “capire meglio”. Tu finalmente hai trovato il regalo perfetto per la tua mamma, ma non basta. Devi anche comprendere com’è fatta Idea Dolce, nutrirla, farla crescere un po’. Soltanto così saprai come realizzare una buona torta di compleanno. Ma naturalmente io sono qui per aiutarti, perché Idea Dolce è figlia di entrambi.»

Sfogliando le pagine e scoprendo le prelibatezze cucinate dal Cuoco Nigel, Flo e il libro aiutano Idea Dolce a crescere.

Ma com’è fatta? 

I suoi capelli sono fili di ciliegie, i suoi occhi sono due biscotti al cioccolato e la bocca è fatta di caramelle gommose. Il corpo è rotondo e bianco, fatto di formaggio, e i piedi sono fatti di biscotti sbriciolati. Idea Dolce adesso è messa a fuoco, è nitida e Flo non ha alcun dubbio: per il compleanno di Adriana preparerà una cheescake alle ciliegie. Adesso deve soltanto cucinarla.

All’improvviso una voce sconosciuta si fa strada sotto i suoi capelli.

«Mamma, ci sono anche io adesso, mi senti?»

«E tu chi sei?»

«Io sono Idea Solitaria.»

Ormai più serena di fronte alla comparsa di voci fluttuanti, Flo accudisce la nuova piccolina e chiacchiera con lei, convincendosi di poter cucinare la torta da sola, proprio come fa il cuoco Nigel. Corre in cucina e inizia a pensare. Sicuramente le serve un frullatore … e poi deve accendere il forno. C’è però una cosa che Flo non sa: agli elettrodomestici in cucina Idea Solitaria non fa molta simpatia, perché non é colorata e amichevole, motivo per cui decidono di ribellarsi. Il frullatore fa schizzare via il coperchio, colpendo in testa Flo, e il forno le brucia la mano.

La bambina torna dunque in camera, in lacrime e disperata.

«Non riuscirò mai a preparare una torta per la mamma!»

Il libro si avvicina a lei, dandole qualche colpo di pagina sulla spalla per consolarla. 

«Flo, non devi sempre fare ciò che ti suggeriscono le nostre figlie. Ci sono Idee buone e Idee meno buone.»

«E io come faccio a distinguerle?»

Libro ci pensa un po’ e poi risponde. 

«Dipende molto dall’esperienza, che si acquisisce col tempo. Ma sicuramente, se condividi ogni nuova idea con una persona adulta che ti vuole bene, riuscirai più facilmente a capire quanto sia buona o meno. Insieme tutto è più facile.»

Le parole del libro si vanno ad annidare nel cuore di Flo che immediatamente asciuga l’ultima lacrima. Adesso sa perfettamente cosa fare. Corre fuori dalla camera e va in giardino.

«Nonna, ti andrebbe di aiutarmi a preparare una cheescake alle ciliegie per la mamma?»

Nonna Lea alza gli occhi color caramello dal giornale che sta leggendo, si toglie gli occhiali e guarda Flo, sorridendole.

«Hai avuto proprio un’Idea Dolce, tesoro.»

«Ed è una buona Idea?»

«Ma certo, è una buonissima Idea!»

«Prima ho pensato di cucinarla da sola.»

Nonna Lea spalanca gli occhi, mostrando dissenso. «No, tesoro. Questa era una bruttissima Idea! I bambini non devono mai usare da soli gli attrezzi da cucina. Andiamo, prepariamo insieme questa torta.»

É notte ormai. La torta di Flo ha reso Adriana felicissima. Adesso la bambina è sotto le coperte, ma qualcosa la tormenta impedendole di dormire. Così, decide di accendere il lume sul comodino e prendere il libro del cuoco pasticcione. «Ciao, avrei una domanda.»

«Ciao Flo, dimmi.»

«Ma quella che abbiamo sfornato stasera era Idea Dolce?» Le scende una lacrima. «Abbiamo mangiato la nostra figliola?»

Nel sentire queste parole, una voce, più matura di quella del pomeriggio, si fa strada nella mente della bambina.

«Mamma, eccomi qui. Oggi hai mangiato una torta, non un’Idea. Io sono maturata grazie a te, a papà libro e a nonna Lea. Adesso ho una casa tutta mia, piena di cassetti in cui si trovano le dosi degli ingredienti che hai usato, i passaggi per fare l’impasto e i tempi di cottura. Io rimarrò sempre nel Mondo delle Idee di Flo e potrai riutilizzarmi tutte le volte che vorrai, senza farmi male.»

Flo comprende di avere un mondo intero dentro di sé e guarda il libro che a sua volta le dice un’ultima cosa: «Nostra figlia è diventata grande ormai.»

Flo va finalmente a dormire, soddisfatta. Grazie alla sua voglia di fare un gesto d’amore ha iniziato

a scoprire la magia del Mondo delle Idee.

Alessia Castellini

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