Buon… Ascolto

L’anno che si conclude stasera è stato tante cose. A volte troppe. A volte poche.

Ma per me, soprattutto, è stato l’anno dell’ascolto. Fin da bambini ci insegnano a saper ascoltare gli altri, ci dicono che in un dialogo l’elemento che fa la differenza in positivo è l’abilità di ascoltare ciò che ci viene detto, senza la fretta di pensare a cosa rispondere. 

Il 2020, forse più di qualsiasi precettore o guida, ha insegnato all’uomo ad ascoltare l’interlocutore più silenzioso di tutti: se stesso. Ci ha impacchettato a sorpresa ore vuote, di solitudine, ore senza abbracci, baci. Giorni e mesi senza carezze, riunioni con gli amici, senza viaggi e spensieratezza nelle azioni più comuni.

Ha lasciato l’essere umano da solo con se stesso e… quanto rumore nuovo!! Non aveva mai sentito così tanto la propria voce, mai riempito così tanto se stesso di sé. 

Cosa si fa quando non si può fare nulla? Ed ecco che la risposta più strana gli è balenata in mente: tutto. Sì. Quando non si può fare nulla, si fa tutto. Tutto quello che prima non si faceva: si leggono libri alle ore più improbabili, si guardano i film che “prima o poi vedrò”, si sistema la casa e si ritrovano cose perdute da anni o dal giorno prima, si passano ore al telefono anche se non si è più adolescenti e non si ha più una cotta indomabile. Si riscoprono passioni e non ci sono più quei tempi morti sulla metropolitana, al gate aeroportuale, al tavolino del bar in attesa dell’amico ritardatario.

In pratica, quando non si può fare nulla, si continua a vivere. 

Tutto strano all’inizio. Poi, come sempre, la selezione naturale fa strage nel gruppetto di infinite cose da fare quando non si può fare niente e ne sopravvive soltanto una: la noia. Ed è lì che inizia l’ascolto. L’ascolto dell’unica cosa che fa rumore quando si è soli per molto tempo: l’io.

Si impara a coccolarlo, a mettergli i cerotti sulle ferite, a sorridergli più spesso e a non giudicarlo. Si impara a trattarlo con gentilezza, a non soffocarlo e a lasciargli tutto lo spazio necessario.

Questo 2020 è stato tante cose negative. Ma per me, in positivo, è stato proprio questo: l’anno in cui mi sono ascoltata di più. Avevo una quantità incredibile di cose da dirmi.

Ne ho raccolte alcune che voglio condividere con voi.

  • Impara a lasciare andare, anche quando fa male. 
  • Impara a non essere troppo severo con te stesso e a non chiederti troppo quando non ne hai le forze.
  • Se sei stanco, fermati e respira. 
  • Se hai un sogno, lotta per farlo avverare. Perché soltanto chi lotta, ce la fa. Sembra una frase fatta, ma a dirla tutta, di persone che lottano per i propri sogni ne conosco poche. Forse la gran parte non sa neanche quale sia, il proprio sogno.
  • Ignora le opinioni altrui quando suonano come giudizi: le prime ti arricchiscono, i secondi sono superflui.
  • Cerca sempre le parole giuste, anche quando è faticoso.
  • Fai ciò che ti fa stare bene e, se non puoi, cambia le circostanze affinché diventi possibile o affinché tu possa ritagliarti del tempo per farlo.
  • Passeggia, da solo.
  • Non sentirti in colpa quando dici no.
  • Se sei infelice, cambia la tua vita.
  • Trova un posto, nella tua città, che ti dia serenità e visitalo spesso. Io ho il mio mare, che mi fa viaggiare anche quando non lascio la riva.
  • Aggrappati a ciò che ami. Nel mio caso, per esempio, c’è una cosa che proprio, no, non riesco a lasciare andare: il Natale! E lo so che significa prolungare ancora un po’, nella mia mente, quest’anno funesto, ma pazienza. Io voglio aggrapparmi al Natale, alle sue luci e ai suoi colori. Voglio ignorare il resto della casa e rintanarmi nel mio salottino natalizio, pieno di omini di neve, Babbi Natale, campanelle rosse e presepini. Perchè il Natale mi ispira, mi riempie, mi emoziona. Mi fa battere il cuore, in un miscuglio di ottimismo e speranza.
  • Impara a cucinare piatti nuovi e, per piacere, almeno la prima volta segui le istruzioni. 
  • Abbi pazienza, perché lo stress nasce dalla sua assenza.
  • Chiudi porte sbagliate anche prima di trovare quella giusta da aprire.
  • Fai caso alle piccole cose.
  • Sforzati di essere ottimista. 
  • Prendi un animaletto domestico: la mia gattina è la mia compagna di giochi ogni singolo giorno, l’esserino con cui torno a essere una bambina che fa le vocine.
  • Non andare nel panico se non riesci a uscire la lente a contatto: l’occhio non è un buco nero, ne uscirà.
  • Fai qualcosa di creativo: stimola il buonumore.
  • Guarda “Soul”, il nuovo cartone animato Pixar e … trova la tua scintilla (capirai dopo averlo visto).
  • Ringrazia… E qui!!! Capitolone per i miei lettori di Wattpad. Non credo che abbiate idea di quanto bene mi abbiate fatto. Avevo un bisogno immenso di dedicarmi alla scrittura e di prendere in considerazione l’idea di non smettere più. Voi mi avete dato costantemente motivi per continuare, per scrivere quella riga in più, quella pagina in più. Mi avete letto con costanza, commentando e partecipando attivamente. Siete sopravvissuti ai miei giochi di parole, avete avuto pazienza quando tardavo ad aggiornare e vi siete affezionati alla mia storia, ai miei personaggi e … a me, così come io mi sono affezionata a voi e alle vostre storie.

«Mattina dopo mattina per cinquant’anni, ho affrontato la pagina a venire senza difese e impreparato. L’ostinazione, non il talento, ha salvato la mia vita.»

Philip Roth

  • Quindi… Sii ostinato e salva la tua vita.

Bene. Ho finito con la lista della spesa. Mi raccomando, comprate il più possibile e soprattutto…. Buon An… niente, non ce la faccio a lasciarlo andare… Buon Natale!

Alessia Castellini

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15 Risposte a “Buon… Ascolto”

  1. Dolcissima Alessia…penso sia ormai sempre più ripetitivo riempirti di complimenti. Ricordo ancora il giorno in cui, per caso, mi sono imbattuta tra le meravigliose righe di “Una vita in puzzle”, in quel racconto che all’inizio mi affascinò e di cui, in seguito, non potei più fare a meno. Hai concluso il tuo lavoro, portando a termine la stesura di questo libro stupendo e facendo, a noi lettori, un grande regalo. Ritrovarti qui è una gioia immensa perché davvero i tuoi aggiornamenti mancano come l’aria. Sarò ancora più felice e pienamente soddisfatta per te, quando potrò stringere tra le mani il tuo capolavoro❤️

    1. Ma che commento meraviglioso mi hai lasciato? *-* Ma così davvero mi fai commuovere, perché mai, mai, mi sarei immaginata, quando ho iniziato a scrivere su wattpad, che qualcuno potesse apprezzare tanto la mia storia!! Il fatto che ti sia rimasta nel cuore in tal modo è davvero un risultato enorme per me, soprattutto in quest’anno difficile! Mi hai lasciata senza parole, emozionandomi. Giuro, come ho detto sopra, che mi avete dato una spinta essenziale per portarla a termine e siete stati voi a fare un regalo a me. Grazie per le tue parole, le terrò nel cuore, così come il tuo augurio per me importantissimo di arrivare a stringere davvero tra le mani il mio lavoro *-* Buon 2021, Febe, spero ti porti meraviglie :*

  2. Hai espresso una serie di concetti molto reali, connaturati nell’essenza autentica della vita, e i tuoi suggerimenti sono senz’altro preziosi spunti di accurata riflessione costruttiva…il tutto dolcemente condito con le tue emozioni e inclinazioni interiori :))) Ale <3

    1. Grazie per essere corso a leggere il mio saluto al 2020, caro Alessandro. E per le tue parole. Sono sempre felice di vedere quanto apprezzi ciò che scrivo e immensamente contenta di averti anche qui sul mio blog.
      Ti auguro il meglio per questo nuovo anno!! 🙂

  3. è stato un anno complicato e l’unico aspetto positivo che riesco a trovare è l’aver recuperato o cominciato a recuperare un rapporto del passato che era sfumato, solo per aver accantonato dei ricordi in blocco, una goccia di bianco in tutto questo nero che forma un grigio abbastanza scuro, ma sempre un grigio!

    1. Cara Rebecca… capisco il tuo dolore. Non è stato un anno felice, semplice, tranquillo. É stato pieno di montagne da scalare, ci ha presi di petto e ci ha fatto male, come esseri umani. Sono davvero pochi gli aspetti positivi, ma sono felice che tu ne abbia trovato almeno uno. Un rapporto recuperato è sempre una cosa meravigliosa da salvare. Come hai letto, per me gli unici due aspetti positivi sono stati l’aver avuto tempo per ascoltarmi e la scrittura.
      Per il resto, il grigio, come hai detto tu 🙁 Spero che il tuo 2021 possa essere colorato… te lo auguro, davvero.

  4. Il grigio non è inteso come negativo, è il risultato di tutto questo NERO= la tragicità dell’anno appena passato e quella goccia di BIANCO= il piccolo fatto positivo. I due colori hanno dato un grigio scuro, ma se è GRIGIO e non nero vuol dire che almeno qualcosa di positivo c’è stata, qualcosa di agognato e di ricercato, un piccolo fatto positivo in un anno altrimenti TRAGICO!

    Non avevo pensato alla scrittura, eppure c’è stata, e scrivere, quanto si è ispirati è sempre bello e divertente…quindi, forse con un’altra goccia di bianco può diventare un grigio medio!
    Speriamo di trovare altri colori quest’anno, magari proprio il verde della speranza :))

    1. Verissimo, cara Rebecca… il grigio ha in sé un po’ di luce <3 E spero tu possa aggiungerne ancora, goccia dopo goccia, per arrivare ad attingere anche da qualche altro colore della tavolozza! Questo 2020, nella sua tragicità, ha regalato a entrambe la scrittura e il piacere che ne deriva. E ci ha fatte conoscere tramite le parole. Tutte goccioline bianche <3
      Ti mando un po' di verde :*

  5. Ciao Alessia, ho letto il tuo racconto come una bambina ASCOLTA la sua maestra con attenzione e devo dire che ascoltarsi e capirsi aiuta a vivere in pienezza la vita e l ‘essere ostinati ti fa arrivare a realizzare un progetto, un sogno.Cio’ che voglio spiegarti è che le tue parole suggeriscono riflessioni e sono strafelice di “leggerti”

    1. Eccolo *-* Questa volta ho ricevuto il commento! Che piacere! Grazie, per me è importante lasciare qualcosa a chi mi legge… qualcosa che somigli a ciò che sento quando scrivo. Quindi sono felicissima per ciò che mi hai detto, davvero, parole stupende con cui aprire il 2021. Grazie per essere qui insieme a me :*
      Di nuovo buon nuovo anno, per te e per le tue meravigliose poesie <3

  6. Cara Alessia, bellissimo leggere le tue riflessioni sull’anno passato, che mi “costringono” 😉 a pensare. Quest’anno di pausa forzata, pur senza causare problemi particolari a me e alla mia famiglia, mi è un po’ pesato. Sicuramente ha inciso il fatto dell’età: è molto diverso fare progetti se si ha tutta la vita davanti o se la maggioranza della tua vita è dietro di te, sembra che il tempo scorra tra le dita troppo in fretta. A volte ho avuto la sensazione di perdermi dietro a mille cose, trascurandone altre importanti (mi sono presa qualche rimprovero da figli e marito perché spesso attaccata a telefono o pc :D). Però ripensandoci, ho fatto anche cose che mi piacciono: leggere, iniziare a scrivere (wattpad e poi su ig c’è una pagina molto bella di scrittura creativa) provare a cucinare qualcosa di decente, parlare con gli amici… Quello che hai scritto qui penso che mi aiuterà tanto <3 (ho molti anni più di te ma non altrettanta saggezza) Un abbraccio!

    1. Cara Laura, grazie per questo bellissimo commento in cui hai condiviso con me le tue emozioni sull’anno passato. Capisco perfettamente quando dici che hai avuto l’impressione che il tempo ti sfuggisse… Le giornate si sono dilatate, senza che si scorgessero confini tra l’una e l’altra. Era una panacea di ore che si susseguivano, in cui ce la siamo presa tutti un po’ più comoda… Più tempo al cellulare, più tempo al pc o davanti alla tv, più ozio inevitabilmente. É stato tutto un po’ anomalo, purtroppo… Sono però felice che sia stato anche un anno di “scoperte” anche per te *.* Piattaforme di lettura e scrittura, cucina, amicizie. Tutte cose preziose che vanno contate nel bilancio di questo 2020 funesto e che addolciscono un po’ il cuore… Un po’ di zucchero serve sempre <3
      Sono strafelice che le mie parole siano state spunto di riflessione, è un onore per me detto da te, perché anche io ho sempre scorto profondità d'animo in ciò che scrivi.
      Un abbraccio e, di nuovo, buon 2021 <3

  7. E…..”non sentirti in colpa quando dici no”….ci lavorerò cara Ale, perché hai ragione, sì, su tutto! ❤

    1. Mi rende proprio felice ricevere i tuoi commenti, Annuccia <3 Eh sì, per noi dire "no" è come sollevare una montagna... una delle cose in assoluto più difficili. Ma non farlo ci mette troppo spesso in posizioni davvero troppo scomode. Dobbiamo volere più bene a noi stesse 🙁 Quindi, sappi che saremo sempre almeno in due a lavorarci, perché ne vale la pena <3
      Un bacione!

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